Di cosa vi occupate, quando è nato il vostro progetto e come?
Ci occupiamo di produrre birre per chi pratica sport e conduce una vita attiva. Il nostro progetto è nato inizialmente con il marchio RugBirra, che mira a portare i valori del rugby e dello sport nel mondo della birra.
Successivamente, abbiamo evoluto il nostro concept verso le birre funzionali, rispondendo alle esigenze di molti atleti, sia professionisti che amatoriali, che bevono birra per reintegrare liquidi e sali minerali dopo l’attività fisica.
Così è nata la linea DeQou e la prima è stata Action Beer, una birra con poco alcol e pochissime calorie, sviluppata in collaborazione con un medico nutrizionista e l’Università di Parma. Recentemente, abbiamo ampliato la nostra gamma includendo anche birre analcoliche, un settore che in Italia è ancora poco diffuso, ma che sta guadagnando grande popolarità all’estero, specialmente in paesi come gli Stati Uniti e il Belgio.
Qual è l’elemento che vi contraddistingue?
Ciò che ci contraddistingue è che le nostre birre non competono con le altre birre sul gusto o sul prezzo, anche se molti apprezzano sia il sapore che il costo. La nostra unicità sta nella creazione di birre studiate scientificamente per migliorare lo stato di salute e il benessere psicofisico delle persone. La ricerca e lo sviluppo sono componenti fondamentali del nostro lavoro. Non siamo soli in questo campo, ci sono altri colleghi, principalmente negli Stati Uniti e in Belgio, con numeri attualmente superiori ai nostri. Tuttavia, il nostro obiettivo è di raggiungere e superare i loro successi.
Qual è l’elemento che vi contraddistingue?
Più che un consiglio, vorrei suggerire un film che considero tra i migliori: “Le Ali della Libertà”. Questo film rappresenta chiaramente il concetto di “cosa si è disposti a fare per raggiungere il proprio obiettivo”, e a me piace soprattutto la parte finale. La domanda che pongo a chi vuole intraprendere un percorso imprenditoriale è: siete disposti a fare ciò che fa il protagonista alla fine del film? Guardate “Le Ali della Libertà” e poi mi direte cosa ne pensate.