Il design può essere definito come quel processo creativo di concepire, pianificare e realizzare oggetti, ambienti, sistemi ed esperienze facendo attenzione alle esigenze delle persone e degli utenti al fine di offrire soluzioni innovative. Il connubio tra Food e Design può quindi avvenire in modi diversi e ciò dipende dalle prospettive adottate e dagli obiettivi desiderati, si può parlare di design del packaging, degli ambienti gastronomici, di prodotto o anche di strategia di design; proprio in base a questa tesi abbiamo ascoltato interventi a tutto tondo su questa interessante e sempre più richiesta tematica.
Un esempio visto in aula è stato quello del riutilizzo degli scarti agricoli per esempio nella filiera del pomodoro che vede ogni anno 140.000 tonnellate di scarti. Da qui nasce quel processo di far divenire i rifiuti una vera e propria risorsa dando vita a delle cassette di verdura belle, attrattive e valido sostituto delle stesse prodotte in plastica.
Food Design e sostenibilità nella circular economy
L’argomento ai più non sarà nuovo, infatti parliamo strettamente di azioni di Circular Economy come già abbiamo approfondito nelle precedenti sessioni di novembre (qui un approfondimento). Durante le ultime sessioni abbiamo ribadito l’importanza del Life Cycle Assessment (o LCA), una metodologia utilizzata per valutare l’impatto ambientale di un prodotto, un processo o un servizio lungo l’intero ciclo di vita, dalla produzione alla gestione dei rifiuti. Questo approccio considera quindi tutte le fasi del ciclo di vita del prodotto, comprese l’estrazione delle materie prime, la produzione, la distribuzione, l’uso e lo smaltimento, al fine di valutare e quantificare i potenziali impatti ambientali associati.
Abbiamo approfondito le dinamiche della sostenibilità sul packaging riutilizzabile per combattere quindi opzioni in plastica monouso arrivando ad analizzare la strategia di design realizzata per comunicare i valori della filiera corta e degli ingredienti sani ed equilibrati.
L’importanza della comunicazione omnicanale
Startup innovative e progetti con un forte impatto sulla filiera locale hanno bisogno di creare una strategia di comunicazione omnicanale per poter promuovere la sostenibilità che sta alla base della ricerca e sviluppo dei propri prodotti e modelli di business.
Dobbiamo avere un occhio attento così da poter sviluppare attività di promozione su diversi canali online e offline è importante per poter trovare clienti e nuovi partner. Il tutto senza dimenticare di far leva sui valori aziendali e su un’esperienza utente coinvolgente per creare ed alimentare la fiducia delle persone appassionate e quindi dei futuri clienti.
Food Design e neuromarketing: come modificare i comportamenti d’acquisto
Non c’è esperienza positiva (o negativa) senza pensare alla funzione delle emozioni che vanno a portare cambiamenti a livello fisiologico, comportamentale e cognitivo. L’insieme delle esperienze soggettive delle persone creano i sentimenti che influenzano i comportamenti futuri delle persone, ed è qui che rientra l’importanza del neuromarketing, in quanto ci permette di studiare e analizzare quella che viene definita granularità emotiva.
Il modulo si è poi concluso con un grande evento di networking dove abbiamo potuto avere conferma di molti dei concetti emersi nelle lezioni precedenti soffermandosi sull’importanza del territorio, della consapevolezza verso il cibo e dell’educazione in un modello umano-centrico.
Far incontrare esperti, Professori, PMI, ricercatori, startup innovative e studenti nelle attività del nostro Verona Agrifood Innovation Hub permette una contaminazione propositiva di idee e progetti sociali, sostenibili ed innovativi.
Rimanete connessi ai nostri canali social per scoprire i prossimi moduli gratuiti, a prestissimo!