Giornata Mondiale delle Patatine Fritte: il futuro dell’oro croccante parte dal campo

sostenibilità nella filiera della patatina fritta

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Il 13 luglio si celebra la Giornata Mondiale delle Patatine Fritte, simbolo universale del comfort food. Ma dietro ogni patatina si nasconde una filiera agricola complessa, oggi al centro di un percorso di transizione verso la sostenibilità nella filiera della patatina fritta. Una sfida che riguarda la tracciabilità, l’innovazione e il rispetto delle risorse naturali. In Italia, grande produttore di patate da consumo, la trasformazione parte già dal campo grazie al lavoro di enti di ricerca, università e reti territoriali.

Dall’agricoltura rigenerativa alle patatine sostenibili

Progetti come PATATA – Innovazione e Sostenibilità nella pataticoltura del Nord Italia, promosso dal AGRIPAT – Associazione dei produttori patata dell’Emilia-Romagna con il contributo di Università di Ferrara, CSO Italy e Consorzio CER, puntano a ottimizzare l’uso delle risorse, ridurre l’impiego di agrofarmaci e promuovere la resilienza climatica del comparto.

Anche il progetto PATAtec, coordinato da Astra Innovazione e Sviluppo, con il supporto di partner come AGRIPAT – Associazione dei produttori patata dell’Emilia-Romagna e l’Università degli Studi di Ferrara, si propone di diffondere tecniche agronomiche e di difesa a basso impatto ambientale, favorendo una coltivazione più sostenibile e una gestione razionale dell’irrigazione e della fertilizzazione. Il progetto ha messo a disposizione del comparto una ricca produzione divulgativa fatta di video, podcast e convegni rivolti agli operatori della filiera.

Economia circolare e valorizzazione degli scarti

L’innovazione passa anche dalla valorizzazione degli scarti. Il progetto SuSincer, promosso da CREA – Cerealicoltura e Colture Industriali, e sostenuto dalla Fondazione Cariplo, studia l’impiego delle bucce di patata come fertilizzanti naturali, restituendo al terreno ciò che prima veniva eliminato. Un approccio circolare che guarda alla rigenerazione dei suoli come leva per la sostenibilità della filiera.

Un potenziale imprenditoriale ancora inespresso

A livello internazionale stanno emergendo startup capaci di reinventare la patata: da ingredienti funzionali a packaging compostabili a base di amido. In Italia, pur mancando iniziative dedicate esclusivamente a questo tubero, la base produttiva e varietale esistente offre ampio margine per modelli imprenditoriali innovativi, capaci di coniugare gusto, tracciabilità e impatto positivo.

Tradizione pop, visione di filiera

Celebrare la patatina fritta significa celebrare una filiera che può diventare protagonista della transizione ecologica. Dalle pratiche agronomiche alla trasformazione industriale, serve un approccio sistemico che investa in ricerca applicata, conoscenza tecnica e innovazione sostenibile. Solo così il nostro “oro croccante” potrà restare buono per tutti, anche per il pianeta.

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